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Contratti a tempo determinato – Contributo addizionale NASpI -Incremento dello 0,5%

L’INPS, con la circ. 121/2019, fornisce indicazioni per l’applicazione dell’art. 3 co. 2 del DL 87/2018 (conv. L. 96/2018; c.d. “decreto dignità”), il quale, nell’introdurre misure volte a limitare i contratti di lavoro a termine, ha disposto che il contributo addizionale pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali – finalizzato al finanziamento della NASpI, e posto a carico del datore di lavoro dall’art. 2 co. 28 della L. 92/2012, in caso di rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato – sia aumentato dello 0,50% in occasione di ciascun rinnovo del contratto di lavoro a tempo determinato, intervenuto a far data dal 14.07.2018.

L’incremento riguarda:

  • il rinnovo dei contratti a tempo determinato, ricorrente quando l’iniziale contratto raggiunga la scadenza originariamente prevista (o successivamente prorogata) e le parti sottoscrivano un ulteriore contratto a termine;

Restano, invece, esclusi dall’applicazione dell’incremento dello 0,50%:

  • i rinnovi dei contratti di lavoro domestico;
  • i contratti a termine non soggetti al versamento del contributo addizionale NASpI, vale a dire quelli riguardanti lavoratori assunti a termine in sostituzione di lavoratori assenti o per lo svolgimento delle attività stagionali di cui al DPR 1525/63, apprendisti, dipendenti delle P.A.

L’aumento del contributo si applica per ogni rinnovo nelle seguenti misure:

  • contratto originario: 1,4%
  • 1° rinnovo: 1,9% (1,4% + 0,5%)
  • 2° rinnovo: 2,4% (1,9% + 0,5%)
  • 3° rinnovo: 2,9% (2,4% + 0,5%)
  • ecc.

Si sottolinea, inoltre, che, laddove ricorrano i presupposti per ottenere la restituzione del contributo addizionale (trasformazione del contratto a tempo indeterminato, assunzione del lavoratore a tempo indeterminato entro il termine di sei mesi dalla cessazione del precedente contratto a termine), la somma che verrà restituita comprenderà anche l’aumento del contributo stesso.

Ai fini del versamento i datori di lavoro dovranno regolarizzare la posizione nel flusso Uniemens di settembre 2019.

Lo studio rimane a disposizione per eventuali altre informazioni.